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Omofobia e violenza contro le donna: quando le due cose si incontrano

                                                               LASCIATA A PIEDI

Immaginate di alzarvi come ogni mattina, aprire la finestra per fare entrare la luce, sedervi a tavola per fare colazione e ascoltare magari un po’ di musica per darvi la carica. Fino a qui tutto normale.

Vi vestite e vi preparate per andare a lavoro, arrivate dalla macchina e notate subito qualcosa di strano. Tutte e quattro le ruote sono bucate e non avete uno specchietto.

Non avete preso contemporaneamente e involontariamente quattro chiodi o preso un muro, siete solo considerati diversi perché amate una persona del vostro stesso sesso. Camilla Cannoni, infermiera genovese, è stata la vittima di questa vicenda. Quotidianamente subisce insulti, ingiurie e minacce dai suoi vicini di casa soltanto perché ama una donna. Il 25 Novembre abbiamo ricordato la giornata internazionale contra la violenza sulle Donne, sui social ho visto una moltitudine immensa di post, video e frasi per sostenere questa causa. Vi sembra giusto che una ragazza subisca tutto questo? La risposta risulta scontata anche se su un piano reale, dopo quello che abbiamo visto non è lo stesso. Camilla un’infermiera o meglio un eroe, (termine ritrovato spesso nell’ultimo anno per tutti i professioni sanitari), è una vittima. Spero che questa tua denuncia possa servire da monito a tutte quelle donne, uomini, ragazzi e ragazze che quotidianamente subiscono queste vessazioni. Noi di Wequal ti siamo vicini, speriamo che gli organi di competenza si muovano al fine di tutelare tutte le vittime di queste situazioni assai spiacevoli.

Riflessione di: Mattia Boero

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