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30 anni fa l’OMS cancellò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali

Oggi, domenica 17 maggio, è la Giornata internazionale contro l’omo-transfobia, una ricorrenza ormai nota, celebrata dal 2004 e promossa dal Comitato Internazionale, riconosciuta dall’Ue e dalle Nazioni Unite. L’obiettivo è quello di promuovere  ed organizzare eventi  di sensibilizzazione e prevenzione, per contrastare la piaga dell’omofobia, lesbofobia, bifobia e transfobia. 

Il 17 Maggio non è casuale:  Louis-Georges Tin, ideatore di questa ricorrenza, ha voluto celebrare la decisione  dell’OMS di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie, decisione presa 14 anni prima.

Quest’anno però niente manifestazioni in strada, la ricorrenza cade ai tempi del Covid, il giorno prima della grande riapertura italiana. In un momento storico come quello che stiamo vivendo però non dobbiamo abbandonare la grinta ed il coraggio che abbiamo sempre avuto nel portare avanti un messaggio di uguaglianza e dignità sociale. Il cammino per arrivare alla decriminalizzazione dell’omosessualità nella storia è stato lungo e tortuoso, sono passati 30 anni, ma ora la sfida più grande dobbiamo vincerla nelle radici della nostra società.

 

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